Festa Tennis Club Crema in Serie D4: un titolo provinciale dal grande significato

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Campioni d’Italia nella Serie A1, pronta a tornare da domenica 5 ottobre, ma anche campioni provinciali nella Serie D4, la categoria di partenza dei campionati a squadre. Un nuovo traguardo che ribadisce l’impegno del Tennis Club Crema per un’attività a 360 gradi, dai professionisti agli amatori. Il club di via del Fante se l’è preso domenica nella stracittadina con Al Tennis, che metteva in palio il titolo provinciale cremonese e ha sancito la superiorità del Tc Crema, capace di completare un percorso ricco di soddisfazioni. Dopo il secondo posto nel girone 5 (con tre vittorie e tre pareggi), la formazione si era già garantita la promozione in D3 nei play-off, battendo prima la Canottieri Bissolati A (4-0) e poi la Canottieri Eridanea A, in un duello risolto al doppio di spareggio. Ma non è finita lì, perché – non paghi del passaggio di categoria in cassaforte – i cremaschi hanno poi sconfitto in semifinale la Canottieri Eridanea B e quindi hanno dominato la finale contro Al Tennis, chiudendo già al termine dei singolari. Di Armando Zanotti, Filippo Di Cintio e Giorgio Barbaglio i punti decisivi, prima che il successo della coppia rivale Mussi/Lacchinelli in un doppio ormai ininfluente sancisse il 3-1 definitivo.


“Per noi – dice Stefano Agostino, presidente del Tc Crema – questo titolo provinciale ha un significato enorme, che va ben oltre la categoria nel quale l’abbiamo conquistato. Perché si tratta di una vittoria figlia dell’attaccamento al club da parte dei nostri maestri. Hanno dato una lezione di amore per il tennis e di appartenenza non indifferente: vederli correre, lottare e sudare per un titolo di D4 è stato davvero stimolante, nonché d’esempio per i nostri giovani. Si sono impegnati dalla prima all’ultima palla, riuscendo a far valere la legge del campo”. Nella formazione che festeggia il successo provinciale, oltre ai già citati Zanotti, Di Cintio e Giorgio Barbaglio, anche Fabio Delfini, Enrico Domenico Capoferri, Pier Luigi Lapacciana, Renato Marangoni, Massimo Monti, Alessandro Barbaglio ed Emilio Saronni.

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